Marco BERTORELLO / AFP<br />
27 febbraio 2023,
di Annalisa Cretella

La metamorfosi del colore

Marco BERTORELLO / AFP<br />

Giacche, pantaloni, cappotti dai colori pieni, tonali tra loro, così come in pied de poule o in tweed. Ma anche tute intere, gonne, giacche in canvas tinto capo con impunture a contrasto. Colori, tanto bianco e nero, e immagini: il coniglio che si impone su maglie e camicie, il fiore e il fungo, trasformati in disegni stilizzati per inserti jacquard, stampe o pattern animati dall’opposizione di colori complementari.

La nuova collezione Fall-Winter 2023-2024 firmata da Andrea Incontri, per United Colors of Benetton, il direttore creativo al suo secondo runway show, è una sintesi dell’heritage industriale del brand. Presentata al Museo della Permanente di Milano, presente anche Chiara Ferragni in un completo shorts-top-cardigan, è un flusso continuo di capi e accessori che, attraversando un set interamente specchiato e il suo totem centrale, un ascensore, lo trasforma in un moltiplicatore di identità.

La nuova collezione Fall-Winter 2023-2024 firmata da Andrea Incontri, per United Colors of Benetton, il direttore creativo al suo secondo runway show, è una sintesi dell’heritage industriale del brand

"L'abbiamo intitolata 'Infinity' - spiega lo stilista - e racchiude la ciclicità e l'archetipo del guardaroba che si ricrea e ripete, come nel set della sfilata, fatto di specchi". Certo il colore resta fondamentale "ma volevo focalizzarmi sulla vestibilità e una miscellanea di prodotti con look bilanciati” precisa lo stilista. I suoi sono abiti pensati per vestire sia la mamma sia la figlia. "Arrivare a tante persone creando un capo accessibile è un valore – sottolinea Incontri -. Voglio dimostrare come Benetton sia un marchio capace, con know how, che ha mezzi per realizzare un progetto a 360 gradi”. La moda, è il messaggio dello stilista, "è per tutti, non credo nella divisione tra alto e basso".

Novità di questa stagione è la ricerca sui materiali che vede l’eco-pelle approdare dagli accessori all’abbigliamento, come per la giacca biker effetto vinile, e l’introduzione dell’eco-shearling per capi e accessori peluche. Con queste creazioni si definisce pertanto un progetto che amplia il core di Benetton: il knitwear, lavorato in diverse modalità, maglia rasata, trecce, punto grana di riso, jacquard, fino al maxi-crochet per un nuovo concetto di tailleur gonna-top cardigan completato dalle cuffie abbinate.

Colore e stampe fanno da contraltare ai tagli nitidi e precisi, in un mutamento costante che ha il suo inizio nel bianco e nero – così sono i capi che aprono la sfilata – e la sua fine nel grigio e nell’argento specchiato. I colori neutri come estremi di uno spazio endless in cui vive la policromia Benetton, rappresentata nella collezione da sette tonalità sature: ultramarine blue, primrose yellow, emerald green, hot pink, rosewood red, wisteria, orange flame. La metamorfosi cromatica anima l’evoluzione della sfilata, in un ritmo cadenzato da simboli, geometrie e fantasie.

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