Mozart e Haydn, per cominciare. Nello scenario romano della Basilica di San Giovanni dei Fiorentini, al bivio tra Lungotevere e via Giulia. E’ la chiesa - ideata da Giacomo della Porta con interventi poi del Maderno e di Pietro da Cortona - che s’impone alla vista per la cupola barocca, allungata fino allo spasimo, tanto che i romani la chiamano “il confetto succhiato”. In questo tempio, frequentato da san Filippo Neri e, ai tempi nostri, dal parrocchiano Giulio Andreotti, qui celebrato nelle esequie, ha avuto inizio, nella Domenica delle Palme, il Festival di Pasqua, la manifestazione di musica e spettacolo che più caratterizza il tempo della morte e resurrezione di Cristo. Un “format” fondato nel 1998 da Enrico Castiglione, regista e scenografo di teatro musicale, che da ventisette anni coniuga la grande musica sacra, comprese inedite partiture, con la raffinatezza artistica di storiche chiese capitoline.
E ora, gli spettacoli della Settimana Santa. Tra i tanti (il programma è consultabile sul sito ufficiale) il “Concerto per il Mercoledì Santo” si svolgerà il 27 marzo, alle ore 20.30, nella Basilica di San Crisogono a Trastevere, con l’Orchestra del Festival di Pasqua che eseguirà lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi insieme al Credo RV 592 di Antonio Vivaldi. Sul podio, Stefano Sovrani, coadiuvato dal soprano Leona Peleskova e dal mezzosoprano Serena Muscariello.
Il tradizionale “Concerto di Pasqua”, che rappresenta l’evento di punta dell’intera manifestazione, si svolgerà nella cornice del Pantheon, vero simbolo della Città di Roma, Lunedì 1° Aprile. Sotto la cupola bimillenaria caratterizzata dall’”oculus” centrale che spande luce come un miracolo divino, i riflettori saranno puntati sul Coro della Cappella Musicale del Pantheon sotto la direzione di Michele Loda: in programma il rarissimo repertorio della musica gregoriana particolarmente rappresentativo delle celebrazioni salienti della Quaresima e della Pasqua, insieme a brani polifonici, spaziando tra autori come Luca Marenzio, Giovanni Pierluigi da Palestrina e ancora a Mozart.
Una doppia rarità è offerta mercoledì 10 aprile: alle ore 19 si spalanca la chiesa di San Silvestro al Quirinale – dal curioso ingresso non attraverso la porta “teatrale” su via Ventiquattro Maggio, ma da un piccolo andito laterale e scalinata interna, secondaria rispetto alla facciata rifatta nel XIX secolo dall’architetto Busiri Vici - che quasi mai è aperta al pubblico. Si propone poi un repertorio godibilissimo di musiche di Pietro Mascagni, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Anton Brucker e Giacomo Puccini.
Già, Giacomo Puccini. Non poteva mancare l’omaggio al centenario della morte di un compositore cardine dell’opera italiana, ma poco attivo nelle partiture di musica sacra. E però il Festival ne propone la giovanile Messa di Gloria e lo fa nella Basilica di Sant’Andrea della Valle (proprio il luogo dov’è ambientato il primo atto della Tosca), per il “Concerto di Pentecoste” del 19 maggio, che concluderà la kermesse con l’Orchestra Sinfonica e la Schola Cantorum del Festival di Pasqua, i cori Harmonia Vocalis e “Ruggero Giovannelli”, il tenore Domenico Menini e il baritono Kim Gangsoon. Oltre che a Puccini, l’omaggio si estenderà anche a monsignor Pablo Colino, già per ventisei anni maestro di cappella della Basilica di San Pietro, più volte ospite del Festival di Pasqua e oggi, novantenne, attivo nel dirigere e coordinare il Coro della Cappella Giulia della Basilica di San Pietro.
Gli altri grandi interpreti che si sono esibiti nelle storiche edizioni della manifestazione ideata da Enrico Castiglione – da Montserrat Caballé a José Carreras, da Uto Ughi a Lorin Maazel e a Zubin Mehta, da Arnoldo Foà ad attori hollywoodiani tra cui James Caveziel, il protagonista del sensazionale film “La Passione di Cristo” di Mel Gibson - possono essere riascoltati sul portale www.musicalia.tv dove saranno disponibili anche tutti i concerti di quest’anno. Un regalo ai romani e ai turisti.