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9 ottobre 2024,
di Alessio Boni

Coccole transatlantiche

L’Italia da sempre amata dal turismo americano. E gli Stati Uniti con mete come New York e Palm Beach richieste dagli italiani che vogliono concedersi un viaggio Usa. A raccontare questa liason ecco la nostra selezione di alberghi dove soggiornare a cinque stelle nel Belpaese come Oltreoceano. Dalle città simbolo del tour italiano come la capitale, Roma, o la splendida Taormina magica anche in autunno, alla calma della campagna senese dove degustare vini e giocare a golf proprio come fece Barack Obama in una sua vacanza italiana. Dall’altra parte dell’Oceano ecco invece il luogo ideale a New York da cui partire alla scoperta delle mille attrazioni della Grande Mela, mentre per concedersi il totale relax cosa c’è di meglio di un soggiorno in Florida?

 

Un pizzico d’Italia nel cuore della Grande Mela. Così il The Michelangelo New York della catena made in Italy, Starhotels, è una destinazione di ospitalità che unisce l'eleganza e l'attenzione ai dettagli di un albergo di lusso con una classicità di altri tempi. L'hotel, che ha rifiniture e gusto tipico della Penisola,  riflette anche lo stile eclettico di una città cosmopolita come New York. Si trova nel cuore di Manhattan, vicino a Time Square e al Rockefeller Center, all'incrocio della 51ma Strada e la 7th Avenue nel Midtown District, circondato da tutte le migliori attrazioni cittadine. Il The Rockefeller Center e la famosissima 5th Avenue, dove poter fare shopping. Ma anche Central Park, a solo a pochi isolati di distanza, mentre poco distante ci si può perdere tra le fantastiche luci di Time Square e Broadway dove concedersi una pausa culturale a teatro.

 

 

 

C’è un luogo nel Parco Naturale della Val d’Orcia che chi arriva da Oltreoceano e vuole vivere un’esperienza di ospitalità nel sito protetto dall’Unesco non può mancare. Una tenuta di oltre 2000 ettari, le cui origini risalgono a circa 900 anni fa che al suo interno racchiude le antiche rovine del castello del 1100 d.C., una chiesa medievale del XIV secolo ed il borgo – lo storico villaggio che oggi costituisce il cuore pulsante del resort Castiglion del Bosco. Gestito da Rosewood Hotels & Resorts vanta 42 suite, abbracciate dalla campagna senese ed in mezzo alla quale sorgono le 11 ville e un campo da golf che ha visto giocare ospiti illustri come Paul McCartney e nientemeno che l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Tra le attività che piacciono proprio agli ospiti statunitensi la scoperta della cantina storica di Castiglion del Bosco dove si produce Brunello di Montalcino, un vino raffinato che affonda le radici nella tradizione locale: rosso rubino, intenso e complesso, con sfumature giallo oro e bordeaux, che rievocano i colori accesi delle vigne illuminate dal sole in autunno.

Tra le tappe imperdibili del Gran Tour in Italia, c’è Taormina. Qui si trova il San Domenico Palace Taormina, un Hotel Four Seasons che per 5 secoli è stato un convento per diventare nel 1896  un indirizzo ricco di stile, che oggi ha anche una spa. Hotel prediletto da artisti e reali di tutto il mondo è tra le mete amate da un turismo internazionale e dagli americani che visitano l’Italia anche fuori stagione. Tra le novità del 2024 l’invito a scoprire il territorio – volando con l’esperienza in elicottero: partendo da Taormina gli ospiti possono abbracciarne tutta la bellezza e raggiungere sua maestà l’Etna, atterrando in una cantina vinicola locale, per un aperitivo tra le vigne e una cena in cantina. E sempre in tema volo è pensato il Four Seasons Private Jet Experience che porta gli ospiti tra le mete più belle del mondo, tra cui anche questa isola italiana! Via cielo o terra, raggiungere la Sicilia vuol dire anche scoprirne i sapori, quelli che lo Chef Massimo Mantarro porta nel cuore e in tavola al ristorante Principe Cerami – 1 Stella Michelin. Siciliano DOC, lo Chef rispetta i ritmi della natura e i suoi prodotti che cerca, elabora, interpreta per portare in tavola un’autentica esperienza locale. Lo Chef Mantarro continua a coltivare il suo credo e dare vita a nuovi piatti e menu stagionali nel pieno rispetto della cultura siciliana, dei tempi della natura e della materia prima che in questa regione definisce la tenace identità del piatto.

Tra via del Corso, la “Via Lata” dei Romani, e via Alessandro Specchi si trova il Palazzo Singer che fu costruito nel 1930 dall’architetto Mario Loreti. Nacque dal desiderio di Sir Douglas Alexander, presidente della Singer Corporation, di ospitare la sede italiana delle famose omonime macchine da cucire. Oggi questa destinazione è un boutique hotel dove storia, design e ospitalità si fondono perfettamente nell’architettura Art Decò e i contemporanei dettagli dell’interior. Il Singer Palace accoglie gli ospiti con l’iconica scala “sospesa” – costituita da gradini e rampe autoportanti, realizzati in marmo Arabescato Corchia; l’avveniristica balaustra è realizzata in alluminio cromato, con fregi in noce e moderna galatite, una plastica derivata dal latte, precursore delle odierne plastiche di sintesi. La lobby, invece, è stata realizzata in pannelli di noce scuro e impreziosita da inserti in marmo e una scultura metallica tridimensionale di impronta futurista ispirata ad Amerigo Tot, artista ungherese che negli anni ‘50 ebbe il suo atelier a pochi passi dal Singer. Un visionario Boutique hotel con sole 29 camere dove da settembre 2024 a marzo 2025 prendono vita le nuove live performance dedicate all’arte contemporanea, in collaborazione con Deodato Arte, player del mercato dell’arte internazionale. A tagliare il nastro è stato il talentuoso artista Daniele Fortuna.

Una novità per chi ama gli States. Si tratta di The Vineta a Palm Beach, il primo Masterpiece Hotel del gruppo Oetker Collection in America che dopo il successo di Hotel La Palma a Capri, collabora ancora una volta con i Reuben Brothers. Un pezzo di storia per Palm Beach, grazie alla sua posizione strategica, nel cuore più autentico della città. L’edificio sorge infatti a soli due isolati da Worth Avenue, famosa per le sue boutique di design, le gallerie d’arte e i ristoranti, a pochi minuti dalla spiaggia. Per la rinascita l’hotel mantiene il suo nome originario, The Vineta, rendendo quindi omaggio alla sua storia quasi centenaria.

Con la sua elegante facciata color rosa pastello, la struttura rappresenta la quintessenza dello stile revival mediterraneo, per il quale Palm Beach è rinomata. Le sale dedicate alla ristorazione e gli spazi comuni di The Vineta Hotel si compongono di un mix eclettico di quattro ambienti distinti. La storica Leopard Lounge sarà trasformata in un elegante ristorante dalle atmosfere conviviali. Il caratteristico cortile diventa il luogo ideale per pranzare all’aperto, in una cornice di vitigni e palme in fiore. Non manca poi lo storico American Bar e un nuovo ristorante d’ispirazione mediterranea direttamente a bordo piscina.

 

 

 

 

 

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