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10 novembre 2022,
di Laura Antonini

'Seminario' Hotel

A Milano c’è un luogo che sta tornando alla vita. Al civico 11 di Corso Venezia, uno dei luoghi segreti più affascinanti del Quadrilatero meneghino, l’ex Seminario Arcivescovile dopo mezzo secolo di chiusura diventa una nuova destinazione di ospitalità, shopping e benessere. E’ qui su una superficie di 10mila metri quadri che la Lungarno Collection, la società dedicata all’ospitalità di alto di gamma di proprietà della famiglia Ferragamo presieduta da Leonardo Ferragamo ha immaginato il terzo Portrait Hotel che dopo quello di Firenze e Roma il primo dicembre è pronto ad aprire.

Un’anteprima dello spazio si era avuta durante la settimana della moda lo scorso settembre quando proprio l’ex Seminario Arcivescovile aveva fatto da cornice alla sfilata primavera-estate 2023 Ferragamo, la prima firmata da Maximilian Davis, nuovo direttore creativo anglosassone di origini giamaicane, un evento che ha segnato anche il ritorno del marchio fiorentino sulle passerelle milanesi nonché il debutto pubblico di Marco Gobbetti l’amministratore delegato della Maison arrivato a Gennaio 2022.  

L’ex Seminario Arcivescovile dopo mezzo secolo di chiusura diventa una nuova destinazione di ospitalità, shopping e benessere

“La mia famiglia ed io siamo onorati di aver avuto l’opportunità di aggiungere un nuovo capitolo alla lunga storia di questo luogo straordinario- racconta Leonardo Ferragamo, Presidente di Lungarno Collection - Dopo le sue molteplici vite, oggi l’ex Seminario arcivescovile viene riaperto a Milano, ai milanesi e tanti amanti della città che potranno finalmente ammirarlo nella sua bellezza architettonica, oltre che viverne le esperienze che sarà in grado di offrire. I nostri Portrait sono nati con il forte desiderio di esaltare la qualità, la storia e i valori dei luoghi nei quali risiedono. A Milano questo sarà possibile anche grazie alla collaborazione di partner da noi scelti e fortemente voluti che con noi condividono valori e visioni e che siamo certi apporteranno a questo progetto grande qualità ed eccellenza”.

A differenza di quelli di Firenze e Roma il Portrait di Milano sarà molto di più di un albergo e coniugherà una dimensione pubblica al suo piano terra con una privata, costruita ad hoc per gli ospiti dell’Hotel che si sviluppa dal primo piano in su. Un totale di 73 tra camere e suite disegnate dall’architetto Michele Bönan che ha curato tutte le proprietà Lungarno Collection.

Lo stile classico richiama la tradizione delle dimore milanesi ma con dettagli contemporanei ispirati all’artigianalità toscana, come le maniglie in cuoio e le boiserie in rattan, in un tributo ai luoghi storici della famiglia Ferragamo. Ad occuparsi del rinnovamento conservativo dell’ex Seminario Arcivescovile, autentico monumento è invece l’architetto Michele De Lucchi assieme al suo studio AMDL Circle: superato lo splendido portale barocco di Francesco Maria Richini, si apre la maestosa Piazza del Quadrilatero di oltre 2800 mq, che grazie ad una nuova passeggiata è ora messa in comunicazione diretta con Corso Venezia con via S. Andrea.

Questo luogo ha l’ambizione di voler diventare promotore di cultura, palcoscenico di valori, un posto da cui lanciare messaggi che possano parlare al mondo

Ad occuparsi del rinnovamento conservativo dell’ex Seminario Arcivescovile, autentico monumento, è l’architetto Michele De Lucchi assieme al suo studio AMDL Circle. Dando accesso anche all’elegante colonnato seicentesco, vedrà la presenza di tre ristoranti, di cui due capitanati da Alberto Quadrio, giovane chef piemontese su cui Portrait Milano ha deciso di investire e uno firmato Beefbar Spazio anche allo shopping di ricerca con il multibrand Antonia presente su quasi 800 metri quadrati di spazio e  So-le Studio, primo flagship dei gioielli sostenibili di Maria Sole Ferragamo. Infine a firmare la parte benessere The Longevity Suite, che porterà all’indirizzo milanese della Lungarno Collection un nuovo concetto di benessere legato alla longevità.

Comun denominatore è la Piazza del Quadrilatero, su cui tutti i partner affacciano e che ambisce ad essere vissuta come opportunità per molti. È un palcoscenico che non porta la firma di nessuno, semplicemente un nome - Portrait Milano - che lo lega inevitabilmente alla città e a tutti i suoi attori. “Saremo ben felici di valutare tutti i progetti - conclude Valeriano Antonioli, Amministratore Delegato di Lungarno Collectionche i brand della moda, del design e del lifestyle generalmente inteso vorranno presentarci. Parlo di progetto perché questo luogo ha l’ambizione di voler diventare promotore di cultura, palcoscenico di valori, editore attraverso cui poter lanciare messaggi che possano parlare al mondo.” 

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