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29 ottobre 2024,
di Guendalina Dainelli

Esportare la Dolce Vita

Confindustria presenta a Singapore Bello e Ben fatto, Cimmino: potenziare gli Accordi di libero scambio

 

Il Villaggio Italia ha ospitato la presentazione del XII Rapporto “Esportare la Dolce Vita” realizzato dal Centro Studi Confindustria con il sostegno di UniCredit e in collaborazione con SACE.

 

Singapore, 28 ottobre 2024 - In occasione del terzo evento di presentazione all’estero, dopo Washington e Dubai, l’hub economico del crescente sud-est asiatico, Singapore, spicca quale principale destinazione del “Bello e ben fatto” (BBF) nella Regione ASEAN. Lo riferiscono i dati del Rapporto “Esportare la Dolce Vita” presentato in occasione del Tour mondiale della Nave Amerigo Vespucci e del Villaggio Italia.

 

La delegazione di Confindustria guidata dal Vice Presidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti, Barbara Cimmino, ha visto la partecipazione delle Associazioni di categoria rappresentative dei settori focus: FederlegnoArredo, Sistema Moda Italia, Confindustria Accessori Moda, Confindustria Federorafi, Confindustria Nautica, Federalimentare.

 

Con il termine di “Bello e ben fatto” si indicano numerosi prodotti che, secondo le valutazioni dei compratori esteri, sono in grado di veicolare un valore aggiunto ad un prezzo più alto fino al 20% rispetto ai concorrenti mondiali. Il BBF include 711 categorie merceologiche e vale 161,3 miliardi di euro, rappresentando il 26,2% dell’export italiano.

 

Nei mercati emergenti, i 20 Paesi principali rappresentano un potenziale di 18,1 miliardi di euro, con Cina, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita ai primi posti. In questo quadro, “Singapore, primo mercato per potenziale nell’ASEAN, è un partner chiave per l'Italia. L'80% dell'interscambio è rappresentato dal nostro export che ha raggiunto quasi 3 miliardi di euro (+17% nel 2023), indice del forte apprezzamento riservato alle produzioni italiane. Sussistono ampi margini di crescita per aumentare le quote di mercato del made in Italy nell'area, con un potenziale di incremento per il BBF stimato a 1 miliardo di euro” ha commentato Barbara Cimmino, Vice Presidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria.

 

L’Asia non è solo Cina: anche i Paesi ASEAN offrono un potenziale significativo, con Singapore in testa. L’export italiano verso questa regione ammonta a 9,6 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi legati al BBF, pari al 21,6% del totale. La città-stato, caratterizzata da una delle popolazioni più abbienti al mondo con un'elevata capacità di spesa e gusti internazionali, è il partner più rilevante per l’Italia, con un export complessivo di 2,8 miliardi, di cui 750 milioni riconducibili al BBF, rappresentando il 36,2% dell’intero export verso il Paese.

 

Sul tema del multilateralismo e della contraffazione Cimmino ha commentato: “L’export italiano tiene e si rafforza supportato anche dall’azione del governo. In un momento in cui il multilateralismo soffre per l’alzarsi delle barriere doganali ad est e ad ovest del mondo, noi pensiamo che il WTO (World Trade Organization, Organizzazione mondiale del commercio) debba essere urgentemente e profondamente riformata e che gli Accordi di libero scambio hanno un’importanza cruciale nel far capire ai governi che quando il commercio è libero, ma regolamentato, i benefici sono tangibili e gli scambi fra le nostre economie aiutano la crescita sostenibile. In questa regione del mondo la UE ha siglato accordi fondamentali proprio con Singapore e con il Vietnam che funzionano bene e devono essere lo stimolo a concluderne con altri paesi ASEAN: un’area che cresce ed offre grandi opportunità per il Made in Italy, come indicano i potenziali di crescita del nostro export considerati nel rapporto”.

 

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