Tra Giorgio Armani e New York c’è sempre stato feeling. Negli anni Ottanta del secolo scorso la sua moda faceva breccia negli Stati Uniti tanto che il Time nel 1982 gli dedicò la cover dal titolo “Giorgio’s gorgeous style”. E come non ricordare la One Night Only a New York che nell’ottobre del 2013, con un evento spettacolare sul molo galleggiante dell’Hudson di Manhattan, sancì il legame tra lo stilista di Piacenza e la Grande Mela con una sfilata delle collezioni Giorgio Armani Privé, l’inaugurazione della mostra Eccentrico, e un party con cocktail dinatoire dove presenziarono divi di Hollywood come Naomi Watts, Hilary Swank e Leonardo DiCaprio?
Ora la storia si ripete a ottobre quando lo stilista simbolo del made in Italy inaugurerà un palazzo al 760 di Madison Avenue interamente progettato per includere unità residenziali, ben 10, l’Armani/Ristorante e le nuove boutique Giorgio Armani e Armani/Casa. Un format che si immagina già destinato a diventare un punto di riferimento degli amanti del bello nella Grande Mela. "Sono felice di tornare a New York – racconta Armani – per celebrare un progetto molto importante. La mia presenza in questa città è sempre stata significativa e ha segnato momenti fondamentali della mia carriera. L’apertura di Madison Avenue è un traguardo personale importante perché concretizza la mia visione dello stile nella città che forse per prima l’ha davvero accolta".
"Fin dalle nostre prime conversazioni, sapevo che questa collezione avrebbe dovuto incentrarsi sull’abito – dice Ronnie Fieg –. Per me, “abito” e “Giorgio Armani” sono sinonimi. Quando iniziai a riflettere sulla storia che avrei raccontato, volevo rendere omaggio, con il massimo rispetto, alla carriera e alla vita di Giorgio Armani rappresentando gli uomini che ritengo abbia maggiormente ispirato. Sono così tanti gli individui in tutto il mondo, tutti con le proprie storie personali, a essere stati influenzati dallo stilista e che, nell’indossare un suo abito, ne condividono il linguaggio universale".
Per realizzare la collezione Giorgio Armani e Kith si sono ispirati a quattro archetipi: l’artista, l’intrattenitore, il viaggiatore e l’imprenditore. Per ogni archetipo è stata creata una capsule, ognuna caratterizzata da specifici tessuti, forme e palette di colori. Inoltre sono state create quattro campagne, una per ogni archetipo, scegliendo insieme personalità che ne incarnassero lo spirito. La prima campagna a essere lanciata è dedicata a The Artist, una collezione dove predomina il colore nero. Attorno all’abito doppio petto in lana vergine ruota un guardaroba completo che comprende un trench lungo, un dolcevita mélange in seta e cachemire, un bomber realizzato nello stesso tessuto dell’abito, uno smanicato trapuntato e una camicia con zip dal colletto asimmetrico. Tra gli accessori spiccano la borsa portadocumenti in pelle, due sciarpe, bouclé e in maglia a treccia, e un berretto.
Ad interpretare queste mise c’è Martin Scorsese. Il regista che ha segnato un’epoca, una vera e propria icona. Anche l’amico di lunga data di Giorgio Armani, che lo ha scelto per dirigere Made in Milan, il documentario sulla sua vita e sull’affermazione del suo marchio. Inoltre, la rappresentazione costante della sua città natale, New York, è un valore fortemente condiviso e rispettato dal concittadino Ronnie Fieg. La seconda campagna, dedicata a The Entertainer, vede protagonista l’attore e musicista LaKeith Stanfield. La terza, The Traveller, è interpretata dall’attore hollywoodiano Pierce Brosnan. Universalmente noto per la sua inclinazione a indossare abiti eleganti, incarna perfettamente l’archetipo del viaggiatore. La quarta e ultima campagna, The Entrepreneur, vede protagonista il fondatore, CEO e Direttore Creativo di Kith, Ronnie Fieg.
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