Quando chiedi ad uno straniero perché sceglie l’Italia per una vacanza le risposte sono sempre due. In Italia si viene per vedere l’incredibile patrimonio di arte disseminato da Nord a Sud e per stare bene. Un connubio vincente che non poteva passare inosservato all’ospitalità 5 stelle. L’ultima tendenza delle grandi catene alberghiere di lusso è infatti quella di regalare ai propri clienti un soggiorno capace di evocare anche nel semplice “stare in albergo” la magia dell’arte. Le lounge e i giardini, i parchi e le altane, le hall e i loggiati di queste residenze sofisticate diventano così gallerie diffuse dove artisti contemporanei trovano spazio per le loro opere. Sono mostre temporanee che danno l’opportunità ai viaggiatori di alta gamma di conoscere pittori e fotografi, affermati o emergenti. E magari di tornare a casa con la voglia di acquistare una delle loro creazioni.
Firenze • “Intrecci” all’Hotel Savoy
L’indirizzo fiorentino Rocco Forte Hotels si trasforma in una galleria d’arte temporanea offrendo ai suoi ospiti l’opportunità di apprezzare e acquistare una delle quaranta opere di Maccapani Missoni facenti parte di “Intrecci”, esposizione realizzata in collaborazione con la galleria Artland di Milano.
Ed ecco (fino al 15 settembre) le creazioni dal gusto caleidoscopico e astratto, dove convergono: manualità artigiana, senso del colore, amore per le geometrie stilizzate di Francesco Maccapani Missoni che realizza i suoi dipinti materici avvalendosi di sottili strisce di carta o fettucce di raso policrome lavorate a mano su telai squadrati, con la tecnica della trama e dell’ordito, per essere laccati a pennello in fase finale. Il risultato sono opere quadrate – con dimensione per lato da 20 cm fino a 1,5 mt – minuziosamente assemblate, che catturano lo sguardo per la loro complessità e la loro vitalità grazie a colori potenti e vivaci, valorizzati dal tocco cangiante del raso.
Taormina • Belmond mitico
Un progetto nato nel 2022 che torna ad animare le residenze stellate di Belmond. Si chiama MITICO il progetto d’arte che sigla la collaborazione con lo spazio artistico di fama internazionale Galleria Continua e che per la stagione 2023 porta installazioni d’arte contemporanea in tutto il mondo e, in Italia, in Sicilia a Villa Sant’Andrea, al Grand Hotel Timeo, e in Toscana a Villa San Michele e Castello di Casole.
Sulle splendide sponde di Villa Sant’Andrea, al Belmond Hotel, Taormina Mare vive l’installazione “Family Portrait” di Yoan Capote, ode alla discendenza dell’artista. Di origine cubana, Capote ritrae il mare come forza di connessione e di isolamento, un mezzo di fuga ma anche una barriera da superare. L’opera è costituita da specchi incorniciati che inglobano e riflettono il suggestivo paesaggio della baia privata. Al rimbalzare dei frammenti sullo splendido fondale marino, i riflessi si intrecciano con la natura incontaminata, sollevando questioni di identità e appartenenza.
Al Grand Hotel Timeo l’artista Yoan Capote ha installato una selezione di sculture, tra cui manette che cingono un ulivo, dal titolo “Stress”, “Self-portrait”, “Speechless”, “On our shoulders”, “Deriva” e “Urban Nature”. Le sculture saranno esposte nei vasti giardini dell’hotel con vista sull’ imponente vulcano Etna. In un ambiente del genere, è impossibile non percepire le forze creative e distruttive in gioco. Queste opere rappresentano chiari atti di resistenza, momenti in cui l’istinto umano spinge a ribellarsi dinanzi all’abbandono o al dominio da parte delle potenze globali.
Venezia • The St. Regis, musa delle arti
In occasione della Biennale Architettura 2023, The St. Regis Venice arricchisce la sua collezione d’arte contemporanea con nuove opere di Sam Baron all’Arts Bar, Gregor Hildebrandt al Gran Salone e i nuovi chandelier nelle Monet suites in collaborazione con Berengo Studio, punto di riferimento internazionale per l’arte del vetro. The St. Regis Venice diventa sede parallela della mostra “Sacrum Unguentum” dell’artista internazionale Sam Baron, curata da Berengo Studio e con protagonista il vetro. La mostra allestita negli spazi della Berengo Collection, l’ex farmacia di San Marco, mentre alcune opere d’arte (Mundus, Hybri, Lunae e Biscus) saranno esposte presso l’Arts Bar dell’hotel.
Venezia • Guardi al The Gritti Palace
The Gritti Palace, dimora di un’importante famiglia veneziana che ha dato a Venezia uno dei suoi dogi più famosi, Andrea Gritti, fino al 18 luglio 2023, dedica una mostra speciale ai dipinti di Francesco Guardi, in occasione della quale è stato realizzato un importante catalogo dai più autorevoli studiosi dell’artista, in collaborazione con Robilant+Voena. Francesco Guardi (Venezia 1712 - 1793) dipinse, intorno al 1780, una coppia di opere considerate ancora oggi i suoi capolavori: “La Partenza del Bucintoro verso San Nicolò del Lido nel giorno dell’Ascensione” e “Il Ritorno del Bucintoro verso Palazzo Ducale”.
I due dipinti furono probabilmente realizzati per Robert Shuttleworth e rimasero in possesso dei suoi eredi in Gran Bretagna fino alla metà del Ventesimo secolo. Successivamente sono tornati a Venezia solo in due occasioni, per le mostre dedicate alle vedute veneziane del 1967 e del 1987. A distanza di oltre venticinque anni, Robilant +Voena, galleria d’arte con sede a Londra, Milano, Parigi e New York, insieme a The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice, riportano le opere dell’artista a Venezia.
Firenze • Gallery Hotel Art The volatily of being
A Firenze Lungarno Collection, con la sua spiccata attitudine artistica, torna con una nuova mostra fotografica che arricchisce la rosa di collaborazioni che sin dal 2012 il Gallery Hotel Art di Vicolo dell’Oro porta avanti. Alle pareti della hall si trova una selezione di opere fotografiche di Roberto Patella a cura di Valentina Ciarallo, da un progetto di Mario Rescio, WiB Milano.
La rassegna “The volatily of being” si compone di immagini sature e dettagli in primo piano. Sono questi i tratti distintivi della fotografia di Roberto Patella (classe 1984, vive e lavora tra Milano e New York dove è nato, ma le sue origini sono italiane, di Altamura, entroterra pugliese, città natale dei suoi genitori) che costruisce storie attraverso un mosaico di tasselli in cui ciascuna immagine esplora un nuovo intimo universo. In ogni scatto emerge il vissuto dell’artista che percepisce l’arte come un modo per ricercare se stesso e comprendere pienamente la condizione umana. Sono le forme semplici e comuni a diventare i soggetti preferiti della sua indagine: lo stelo appassito di un fiore, un bicchiere di vetro, la piegatura di un foglio.
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