Un progetto nuovo che guarda al futuro, allo sviluppo del Paese, alla crescita del turismo sul territorio italiano presentato in un luogo che ha fatto la storia delle ferrovie italiane. La tradizione che si incrocia con la modernizzazione. È l’ultima novità che riguarda il Gruppo Ferrovie dello Stato: nasce 'TTI - Treni Turistici Italiani', la società che si occuperà di servizi ferroviari turistici. E la presentazione è nel luogo che per primo in Italia ha visto nascere la ferrovia: le ex officine borboniche di Pietrarsa, a Napoli.
Agli accrediti tutto funziona perfettamente: ore 14.30, Gate A. Siamo pronti a salire sul treno storico. Si tratta di un mezzo 'top level' della flotta di Ferrovie dello Stato degli anni '70, '80 e '90. Saliamo e, circa 20 minuti dopo, siamo già in viaggio verso Pietrasanta-San Giorgio a Cremano, a pochi metri dal museo nazionale ferroviario dominato dal Vesuvio e dal mare.
Il treno è bellissimo, sul lato si legge la scritta: 'Treni Turistici Italiani'. L'interno del vagone è confortevole e spazioso. Larghe poltroncine azzurre con testiera bianca. Spazio per le gambe. Un mezzo che sembra disegnato appositamente per le vacanze dove i frenetici ritmi giornalieri vengono sostituiti dalla tranquillità e dalla rilassatezza. Al centro c'è la cura dei dettagli.
Per ogni passeggero un 'Atlante' delle linee ferroviarie turistiche dove vengono elencate le varie tratte che da nord a sud, passando per le isole, attraversano il nostro splendido Paese. Alle mete elencate se ne aggiungeranno altre. La prefazione del manuale è di Luigi Cantamessa, nuovo amministratore delegato di 'Treni Turistici Italiani'. È lui l'uomo chiamato a guidare il nuovo progetto e, se pensiamo alla storia degli ultimi anni, nulla sembra un caso.
Cantamessa, 46 anni, è nato infatti a Tescore Balneario, in Provincia di Bergamo, il luogo d'Italia simbolo della Pandemia. Quello che, nonostante i tanti morti e la tristezza, non si è mai piegato. Bergamo che insieme a Brescia è stata la 'Capitale della Cultura 2023'. E sul treno che sta viaggiando spedito verso Pietrarsa ci sono anche altri pezzi da 90 di Ferrovie dello Stato. A cominciare da Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane. Il super manager - già amministratore delegato e direttore generale di Terna da aprile 2017 a maggio 2020 -, ha rilanciato e innovato il gruppo, basti pensare al nuovo progetto che, insieme al ministero della Cultura, ha rilasciato la tratta ferroviaria Roma-Pompei dedicando a questa un treno diretto che partirà da Termini una volta a settimana. Insieme a Cantamessa e Ferraris sono presenti, tra gli altri, Luigi Corradi e Stefano Cuzzilla, rispettivamente amministratore delegato e presidente di 'Trenitalia', Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Karima Delli, presidente della commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento Europeo e monsignor Liberio Andreatta, presidente della Fondazione FS.
I vagoni ristoranti elegantissimi: poltroncine rosse, ampi spazi e delizioso cibo. Fresche macedonie di frutta con accanto deliziosi biscotti. Servizio impeccabile. Non solo: deliziosi spazi per dormire, le storiche cuccette. Ben tre vagoni porta biciclette per i turisti più sportivi. Ed è proprio questa una delle novità più interessanti di cui parla, nel corso di una conferenza stampa in treno, Cantamessa, nuovo ad di 'Treni Turistici Italiani'.
La carrozza bici è dedicata a due diverse specie di cicloturismo: c'è chi porterà la propria bicicletta, ma soprattutto chi preleverà la bici sul treno tramite la prenotazione con una app
"La carrozza bici è dedicata a due diverse specie di cicloturismo: c'è chi porterà la propria bicicletta, ma soprattutto chi preleverà la bici sul treno tramite la prenotazione con una app", spiega ai giornalisti presenti. Un treno che sarà a misura di turista: pensato per le famiglie, per i bambini, ma anche per i nostri anziani. Soprattutto quelli con mobilità ridotta", aggiunge pensando anche a chi ha qualche acciacco dovuto all'età avanzata. Il treno sul quale viaggiamo è un prototipo di ciò che sarà. "La carrozza che voi vedete è un prototipo: ogni carrozza è differente", spiega Cantamessa. E, per i più sofisticati e amanti del buon cibo e dei prodotti italiani, ci sarà anche una sorpresa alla carrozza ristorante: "introdurremo sul turismo il pasto espresso", aggiunge il nuovo amministratore delegato di 'TTI'.
Ore 17.40 in punto: arriviamo alla stazione di San Giorgio a Cremano - Pietrarsa. La stazione è a pochi metri dal museo nazionale ferroviario dominato dal Vesuvio e dal mare. Colori bellissimi, l'azzurro illuminato dai raggi di sole del tardo pomeriggio. Una meraviglia per gli occhi. Nel piazzale la statua in ghisa di Ferdinando II di Borbone guarda l’orizzonte: Capri, la penisola sorrentina, Posillipo fino ai grandi alberghi della costiera.
Un "posto magico" il Museo Ferroviario di Pietrarsa seguendo le parole di monsignor Liberio Andreatta, presidente della Fondazione FS, che ha raccontato di come questo sia "uno dei posti più magici: qui si respira aria, in un luogo intriso di bellezza. Qui facciamo conoscere le bellezze dell'Italia a un turismo colto e raffinato". E ne è consapevole l'amministratore delegato Luigi Ferraris che ricorda: "Siamo in un luogo magico, all'interno di una costruzione storica: qui abbiamo fatto la storia delle ferrovie".
"Abbiamo deciso di partire da qui per presentare questa iniziativa in cui crediamo veramente: il turismo lento, per portare le persone in luoghi meno frequentati, ma belli e pieni di cultura - aggiunge -. Il treno è il mezzo più idoneo per questo. Il treno ha sempre occupato un ruolo chiave, anche in questo periodo nel quale abbiamo accesso a una miriade di immagini. Per essere apprezzata la bellezza deve avere anche momento di raccoglimento".
Abbiamo deciso di partire da qui per presentare questa iniziativa in cui crediamo veramente: il turismo lento, per portare le persone in luoghi meno frequentati, ma belli e pieni di cultura
Un turismo che deve essere accessibile a tutti, anche a chi non può permettersi la prima classe e il lusso. L'obiettivo è quello di creare la terza gamba del turismo, dopo quello degli hotel e delle crociere. "Il treno 'Dolce Vita' è un grande risultato della partnership tra pubblico e privato con due carrozze principali: quella ristorante e quella per il lunch dove i nostri clienti potranno scoprire l'Italia con gusto. Oggi questo servizio è rappresentato da piccoli esempi in alcuni Paesi fatti dal governo", spiega Paolo Barletta, amministratore delegato del gruppo Arsenale.
Nel racconto di come sarà il treno della 'Dolce Vita' ne esce un itinerario davvero meraviglioso. Un esempio di un viaggio, uno dei tanti possibili. "Partirà alle 11 e, dopo aver caricato tutti i passeggeri alla stazione Ostiense, nel viaggio sarà servito il pranzo e il treno arriverà a Venezia intorno alle 18 e poi, dopo un passaggio in laguna, la cena - dice Barletta -. Poi il giorno successivo passando da Portofino e rientrando a Roma: in due notti e due giorni abbiamo messo in connessione Venezia e Portofino. Abbiamo messo in collegamento l'Italia".
Parla di un'idea "visionaria" il viceministro Rixi. "La vera risorsa del nostro Paese è quella di cercare nuovi mercati: riuscire a trovare uno spazio per i treni turistici è un passaggio importante di questo disegno", spiega il numero due del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Il nostro ministero è un collante", aggiunge. "Questo progetto aiuterà i turisti a godersi il nostro Paese a una velocità diversa. Vedere Venezia e Portofino in due giorni, ad esempio, è possibile con questa modalità, perché in auto, con il traffico, è tutto più difficile", conclude Rixi tra gli applausi. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato, in un messaggio, l'importanza della nuova società nella strategia turistica moderna, capace di valorizzare e far scoprire ai passeggieri i territori e le bellezze meno conosciute del nostro Paese. A parlare in un video messaggio anche il ministro per il Turismo Daniela Santanché che, a causa di un precedente impegno istituzionale, non è potuta essere presente.
Una cena lungomare distesi su comodi divanetti con lo sguardo rivolto agli scogli. Musica di sottofondo, buon cibo locale - spiccano il prosciutto e la mozzarella, ben tre primi, polipo e spigola di mare -, e buon vino. Un'oretta in relax prima di ripartire. A bordo del Frecciarossa 1000 il ritorno è molto rapido: non facciamo in tempo a salire che già siamo pronti a scendere nella Capitale.
Ore 23.30, la stazione Termini è quella che abbiamo lasciato, compreso il caldo infernale che non accenna a mollare la presa.
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