Oro e gioielli tornano a brillare a Vicenza per l'edizione 2023 di Vicenzaoro September – The Jewellery Boutique Show, il salone internazionale di Italian Exhibition Group dedicato all’industry orafo-gioielliera.
"Ancora una volta la kermesse vicentina offre l'occasione per valorizzare un comparto in grado di portare il nostro Paese tra i primi 10 esportatori mondiali di gioielleria e oreficeria, grazie alla sua capacità di resistere e andare oltre i momenti più difficili: e di quasi 10 miliardi il valore delle esportazioni del 2022 in aumento del 40,0% sul 2019, anno di riferimento pre-Covid. Il Governo ha guardato da subito al vostro settore con estremo interesse e favore perché siete in grado di racchiudere l'essenza del Made in Italy: tradizione, qualità, innovazione e creazione artistica", ha voluto sottolineare il ministro Adolfo Urso nel suo saluto inaugurale.
Continua il trend positivo dell’export per il settore orafo-gioielliero italiano. Nei primi cinque mesi dell’anno, secondo i dati elaborati per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda le vendite estere sono salite globalmente del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro, con gli Usa ancora primo mercato per il Made in Italy, con 583 mln di euro di valore (elab. Centro Studi di Confindustria Moda su dati ISTAT per Federorafi). Mentre il Club degli Orafi Italia ha presentato a Vicenzaoro l’indagine congiunturale realizzata in collaborazione con la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo che ha aggiornato su base semestrale la variazione del fatturato di settore a un +10,2%, migliore del sistema moda e della media del manifatturiero italiano.
Sentiment positivo tra gli operatori intervistati, con il 39% che prevede un incremento del fatturato (percentuale sostanzialmente allineata al 44% rilevato a fine 2022), a dimostrazione di una tenuta delle aspettative; la revisione più significativa ha riguardato il mercato interno da parte delle imprese di minori dimensioni: dal 36% che prevedevano una crescita nella rilevazione di dicembre la percentuale scende al 23%, mentre le attese sono state riviste al rialzo dalle imprese medio-grandi in riferimento ai mercati esteri, da 61% a 67%.
Il salone internazionale b2b di Italian Exhibition Group ospita nell’intero quartiere fieristico di Vicenza oltre 1.200 brand espositori da 34 Paesi, con gli internazionali che per questa edizione coprono il 40% della superfice espositiva in fiera. Sono 400 i buyer ospitati, in arrivo da tutto il mondo (69 i paesi di provenienza totali) e in particolare da USA, Medio Oriente e Cina, grazie al programma di incoming attivato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Agenzia ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
Le novità di mercato presenti a Vicenzaoro riflettono i cambiamenti storici e sociali del nostro tempo. Tante le proposte di gioielli genderfluid, leggerissimi e che possono essere indossati 24 ore al giorno: anelli pensati per due (Fope), in maglie in oro flessibili che si estendono e si modellano sulle dita, con zaffiri rosa o blu, rubini, smeraldi, diamanti neri o bianchi, ma anche fedi nuziali dal design deciso e unisex, attraversate da una sottile linea nera (Marco Dal Maso).
Il gioiello diventa un modo per raccontare la propria personalità attraverso simboli, emoji, lettere: collezioni che fanno brillare parole, al collo o sui polsi, incastonate in oro bianco o rosa e diamanti (Crivelli), anelli (Stephen Webster) o orecchini (la Brune & La Blonde) ispirati ai fumetti, che ne riprendono linee grafiche, simboli e colori. Esplodono i contrasti con palette decise ed energiche e pattern optical e spigolosi, con creazioni estrose (Marina B) ed audaci nelle forme geometriche (Vendorafa). Altra tendenza è quella utilizzare le materie prime al naturale, per far emergere lo slow design e l’artigianalità di alto livello, con pezzi che esaltano le forme grezze delle pietre e ne esaltano la l’originale bellezza (Carola Gioielli).
Sostenibilità e tecnologia si incrociano nelle proposte dell’alta gioielleria internazionale, che a Vicenzaoro si esprimono in pezzi preziosi attenti al riciclo e riutilizzo delle materie prime, ultraleggeri, altamente performanti. Mixano materiali alternativi con diamanti e pietre super preziose, creando contrasti inaspettati. È il caso del titanio (Roberto Coin) lavorato con macchine ad alta precisione, da cui nascono gioielli ossidati secondo un processo che stabilizza i colori, in diverse varietà ultrabrillanti. E ancora di pezzi voluminosi e scultorei (Peruffo), ma dal peso ridotto grazie a un sistema di incassatura ultraleggero realizzato con gabbie in oro 18 e 9 carati. La tecnologia si fonde poi con la ripresa di tradizioni e tecniche antiche per esempio nei gioielli in corallo e cammeo che grazie all’intelligenza artificiale diventano pezzi unici e personalizzati sulle esigenze del cliente (Aucella).
Oltre alle novità di tendenza dei brand della community Icon e delle eccellenze della manifattura orafa e gioielliera di Creation, in fiera anche smeraldi dello Zambia nella community “Essence” dedicata alle gemme e pietre preziose, amuleti a forma di poligoni perfetti e monili d’argento, nuove tipologie di verniciatura dalle tinte autunnali abbinate a ciondoli nella community “Look” dedicata ai gioielli easy to wear ma anche packaging che riprendono icone classiche per esportare lo stile italiano in tutto il mondo nella community “Expression” dedicata ai servizi per le aziende orafe: tutte le novità dell’intera filiera del gioiello sono in vetrina a Vicenzaoro September.
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