Il claim è uno di quelli che tutti conoscono, di quelli che hanno segnato l'infanzia di molti, di quelli che appaiono immediatamente tra i suggeriti da Google non appena si digitano le prime lettere. Galbani... vuol dire fiducia.
E sta proprio nella semplicità di quello che indubbiamente richiama un modo di fare marketing d'altri tempi che si fondano 140 anni di storia di un marchio divenuto simbolo dell'Italia. Al ministero delle Imprese e del Made in Italy si è celebrato l'anniversario in un evento/show cooking che ha ripercorso alcune delle talle fondamentali di questo quasi secolo e mezzo.
Quella che oggi chiamiamo tradizione ad un certo punto è stata innovazione, è stata una innovazione poi consolidata
"Negli ultimi anni ho lanciato il marchio Galbani in Spagna, Portogallo, Svezia, Repubblica Ceca e Slovacca ed è stata sempre una storia di successo perché è una storia carica di valori molto apprezzati... di italianità, di autenticità, di tradizione - ha spiegato per MAG1861 Jose Antonio Lalanda, direttore generale di Galbani italia - ci sono marchi che sono da costruire, da inventare qui tutto si spiega da solo perché è parte della storia e dell'identità del Paese, poi stiamo parlando dell'Italia che già da sola ha una forza nella narrazione e un'attrattiva mondiale che non si può nemmeno spiegare a parole".
Da oltre 140 anni Galbani è sulle tavole delle famiglie italiane con formaggi e salumi che sono frutto di un'arte di produzione e stagionatura svolta nei quattro caseifici lombardi di Casale Cremasco (CR), Corteolona (PV), Certosa (PV) e Introbio (LC), e nello storico stabilimento di Melzo (MI), dove oggi sono prodotti i salumi
Oggi i formaggi Galbani sono i più venduti in Italia e i più esportati, presenti sulle tavole di oltre 140 Paesi nei 5 continenti. Galbani si distingue come uno dei principali attori del mercato del latte, acquistando oltre il 5,6% dei volumi prodotti in Italia, pari a 850 milioni di litri di latte lavorati ogni anno.
Dal 2007 Galbani fa parte del gruppo Lactalis, che con 1.800 referenze interamente prodotte in Italia ed esportate in 112 Paesi, è oggi il primo esportatore di Made in Italy nel formaggio con una quota del 18% (il totale dell’export relativo al formaggio italiano è pari a 598.733 tonnellate). Oggi, il 42% dei volumi dei formaggi venduti da Lactalis Italia è destinato all’estero.
Il Gruppo fornisce un contributo rilevante all’export del settore, registrando tra il 2018 e il 2022 una crescita delle esportazioni del 25% in volume (da 86.500 tonnellate a 108.100 tonnellate). Nel 2022, inoltre, la bilancia commerciale del Gruppo ha registrato un valore di 382 milioni.
Lactalis sostiene e promuove attivamente la qualità e l’eccellenza che contraddistinguono i prodotti della tradizione lattiero-casearia nazionale in tutto il mondo, lavorando con l’obiettivo di rispondere puntualmente alle nuove tendenze dei consumatori, quali la ricerca di alimenti salutistici per specifiche esigenze nutrizionali.
"Partiamo da un presupposto: la tradizione ad un certo punto è stata innovazione, è innovazione consolidata. Quindi tradizione e capacità di innovazione sono nel Dna - ha spiegato Giovanni Pomella, ad di lactalia italia - oggi innovazione significa portare prodotti sempre più in linea con i prodotti e le esigenze dei consumatori sia in Italia che all'estero. Quando guardiamo alla crescita e allo sviluppo i mercati esteri sono la leva più importante sia per azienda che per filiera. Il mercato italiano è tendenzialmente saturo ma c'è sempre spazio per delle innovazioni perché il mondo cambia, cambiano i consumi, le persone, i consumatori. Così come il fatto di avere abitudini alimentari diversi legate a persone che provengono da parti del mondo diverse".
14 ottobre 2024
10 giugno 2024