Always in Fashion. Le dive di Norman Parkinson
Forse è una delle sue foto più celebri, quella che ritrae l’incantevole Audrey Hepburn, in rosa Givenchy, confondersi con una cascata di fiori nel giardino della villa “La Vigna”, affittata dall’attrice ad Albano Laziale. E’ il maggio del 1955. Audrey ha già rapito il cuore di Roma vestendo i panni della principessa Anna, la giovane ribelle che scopre la capitale in moto con Gregory Peck. Ma nei suoi scatti ci sono anche I Beatles, già sulla strada della leggenda quando nel 1963 (anno della foto) pubblicarono il loro primo enorme successo, "Please Please Me".
Sono questi alcuni degli scatti proposti nella mostra “Norman Parkinson. Always in Fashion”, dedicata al fotografo inglese che in 56 anni di carriera ha raccontato la storia della moda del Novecento. Ottanta immagini selezionate da Terence Pepper, per oltre 40 anni curatore alla National Portrait Gallery di Londra, presentate da Ares, Terra Esplêndida e Iconic Images, dal 21 marzo al 29 giugno 2025, a Palazzo Falletti di Barolo di Torino. Una carrellata di icone, artisti, donne elegantissime, di perfetta bellezza e composizione pittorica.
Parkinson non era di sangue blu, ma poco ci mancava. Educato alla Westminster School di Londra, ha iniziato come apprendista del fotografo di corte per arrivare a fotografare la regina Elisabetta nello scatto ufficiale sei suoi 75 anni. In mezzo ci sono tanti colpi di scena, di fortuna, una buona dose d’ironia e un incredibile talento. Attraverso le mode austere della seconda guerra mondiale, il New Look parigino degli anni '50, le vibrazioni Swinging London degli anni '60, fino al glamour e allo sfarzo degli anni '70 e '80, Parkinson ha avuto una grande intuizione, quella di portare le modelle fuori dall'ambiente statico dello studio fotografico per immortalarle nel mondo reale, a casa, per strada o in luoghi lontani ed esotici.
Immediate le attenzioni di numerose riviste di moda (tra cui Harper's Bazaar, Vogue e Town & Country) e folgorante la certezza maturata nel 1939, quando nell’obiettivo c’è la modella Pamela Minchin, mentre salta a mezz'aria sulla spiaggia dell'Isola di Wight: "Questo scatto mi ha confermato che per il resto della mia vita sarei stato un fotografo. Ero assolutamente sbalordito dalla sua magia". In poco tempo, il suo nome è tra quelli di chi decide del futuro della moda e dello star system. Collabora con la rivista The Queen quando le modelle Jerry Hall e Iman passano allo status di superstar e il suo carnet include anche i Rolling Stones e stilisti come Yves St Laurent, Hubert de Givenchy, Jean Muir e Zandra Rhodes.
Eccentrico, portava baffi in stile militare, forse retaggio del servizio nella Royal Air Force durante la Seconda Guerra Mondiale, che gli valse anche il riconoscimento di Comandante dell'Impero britannico. Tra i suoi hobby si citano il birdwatching e l'allevamento di cavalli da corsa. Dopo una vita in cui si contano tre matrimoni e la creazione di una salsa per condimenti (la Porkinson Bangers), ideata per compensarne la mancanza mentre viveva ai Caraibi, morì a 76 anni in modo altrettanto straordinario, colto da un ictus su un set fotografico in una foresta della Malesia. A nulla gli valse l’aiuto dall’amico Mohamed Al-Fayed, il miliardario alla testa dei magazzini Harrod’s, che inutilmente lo trasportò in un ospedale di Singapore.
24 gennaio 2025
23 gennaio 2025