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4 luglio 2024
di Ada Capitani  

I bijoux di Angela Caputi amati dagli americani 

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Gioielli di design, forme sinuose che parlano la lingua della geometria e della natura. Con un inconfondibile tocco di italianità. Le creazioni di Angela Caputi, stilista che dagli anni Settanta ha rivoluzionato da Firenze il concetto di bijoux hanno sedotto anche l’America. A lei, che dal 1975 in quasi 50 anni di carriera dal suo laboratorio nell’Oltrarno fiorentino, ha foggiato con resine e materiali sintetici, monili preziosi l’Istituto Italiano di Cultura di NY, che la ha anche scelta testimonial dell’Italian Design Day 2024 ha dedicato una mostra (da poco conclusa) che ripercorre la sua storia. Reflections: Angela Caputi è un racconto che ha mostrato con tante creazioni divise in sei aree tematiche la storia della creativa testimoniata dai primissimi lavori ai giorni nostri. Tra le vetrine sono state esposte le collezioni più simboliche dello stile Caputi, che ha sempre strizzato l’occhio all’estetica dei film americani degli anni 40 e maturato una profonda passione per la moda.

 

Ed ecco la prima collezione ispirata ai corni portafortuna, tra le più amate ancora oggi dalle sue clienti internazionali, ma anche quelle dedicate alle opere dei musei, come la ‘David’ in omaggio all’opera simbolo di Michelangiolo la “Battistero” con i colori del marmi del celebre monumento fiorentino e  poi l’ironica collezione “geometrico in gioco enigmistico” ispirata al gioco delle parole crociate, quella ‘pantera” e la “malachite” o “blu lapis” che riproducono con materiali sintetici la perfezione di minerale e pietra preziosa in modo molto veritiero. 

 

 

Avendo coltivato fin dagli esordi un rapporto privilegiato con il mondo dello spettacolo, le creazioni di Angela Caputi hanno impreziosito abiti e costumi di numerosi film. Molte sono state le collaborazioni con gli stilisti di alta moda, rimanendo sempre fedele al suo stile e al suo nome.

 

A sedurre la clientela americana ci sono le sue suggestioni e la capacità di realizzare monili mai banali. Sofisticati e pratici. Svelti nell'indosso ma curatissimi. Non è un caso se le sue creazioni siano state esposte anche in sedi prestigiose e musei:  il Metropolitan Museum of Art di New York - Rara Avis: Selections from the Iris Barrel Apfel Collection , il Museo degli Argenti, Palazzo Pitti Firenze - Gioiello Contemporaneo Due e la Galleria del Costume di Firenze Donne protagoniste nel Novecento - Women in the Spotlight in the Twentieth Century. Vere opere d’arte anche protagoniste di mostre, tra cui una personale e non sono mancati i riconoscimenti, tra cui quello forse a lei più caro perché proveniente dalla sua città: il “Fiorino d’Oro” del Comune di Firenze.

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