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12 giugno 2024
di Rita Lofano

7 meraviglie per 7 grandi 

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La Puglia è lo scenario ideale per ospitare il G7. Fin dai tempi antichi questa regione è un crocevia di culture, un ponte naturale tra Oriente e Occidente. Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Svevi, Aragonesi, hanno tutti lasciato il segno in questa terra di incontri e contaminazioni, che ancora oggi si riflettono nell’arte, nella lingua, nella cucina. 

 

Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Svevi, Aragonesi, hanno tutti lasciato il segno in questa terra di incontri e contaminazioni

 

Uno dei simboli della Puglia è Castel del Monte, capolavoro di architettura Medievale costruito dall’imperatore Federico II di Svevia nel XIII secolo. Con la sua forma ottagonale perfetta (somiglia ad una corona di pietra) e l’ossessiva ricorrenza del numero 8 (in corrispondenza di ogni angolo ci sono 8 torri, anch’esse dalla forma ottagonale mentre il numero torna nelle 8 stanze per ogni piano), alimenta miti e misteri.  Il numero 8 è considerato il numero dell’equilibrio cosmico in ogni latitudine del globo. Nella cultura giapponese, in particolare, è carico di significati positivi, è visto come simbolo di prosperità, armonia, crescita e buona fortuna. In questo dialogo universale all’insegna del bello, abbiamo immaginato sette meraviglie della Puglia per Sette Grandi. 

 

Se Castel del Monte è per il giapponese Fumio Kishida, il santuario di San Michele Arcangelo, sul Gargano, è per il presidente francese Emmanuel Macron. Gemellato con Mont Saint-Michel, quello pugliese è il più antico santuario della via Micaelica, la linea retta che unisce le sette abbazie dedicate al culto di San Michele (la leggenda vuole che sia stata tracciata dalla stessa spada del santo quando cacciò Satana dal Paradiso).  La Germania è uno dei principali mercati di esportazione per i prodotti pugliesi, soprattutto vino e olio d’oliva. La Valle d’Itria, con i suoi vigneti e uliveti secolari, i borghi bianchi, è il luogo perfetto per il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Cisternino, Locorotondo, Ostuni, sono solo alcuni dei gioielli di questa zona dal tempo lento. 

Lecce è per il premier britannico Rishi Sunak. La “Firenze del Sud” è nota per sua architettura barocca e i suoi mosaici. Ma uno degli elementi più affascinanti (e meno conosciuti) di questa connessione, sono le storie dei marinai britannici che si stabilirono in Puglia portando tradizioni e know how e che ritroviamo nella costruzione navale e nelle tecniche di pesca salentine.  Le Grotte di Castellana, con le loro stalattiti e stalagmiti, le colleghiamo al primo ministro canadese Justin Trudeau. Un capolavoro della natura per il leader di una nazione ricca di meraviglie naturali. Le Grotte di Castellana sono un microcosmo di bellezza sotterranea che ha un’origine geologica simile a quella delle Grotte di Ainsworth, nella British Columbia, un patrimonio naturale condiviso. 

Al presidente Joe Biden dedichiamo “Nel blu dipinto di blu”, di Domenico Modugno, “Mister Volare”, al quale la Puglia ha dato i natali (è nato a Polignano a Mare). È tra le canzoni italiane più famose al mondo (22 milioni di copie vendute). L’hanno cantata tutti, anche i Kennedy, come racconta Lee Radziwill, sorella di Jacqueline, nel suo libro Happy Times (“A volte tornavamo da Capri sull’Agneta, la barca di Giovanni Agnelli, riconoscibile a distanza per le sue vele marroni, cantavamo Volare, oh, oh, una canzone affascinante e assurda, popolarissima”). È la storia di un sogno possibile, come quello americano. 

Conversano, la Città delle Donne (denominazione che riecheggia nei secoli) è, ça va sans dire, per Giorgia Meloni, presidente del G7. Dalla contessa Giulia Acquaviva d’Aragona, che nel XVI secolo governò con saggezza e lungimiranza, alle potenti badesse del monastero di San Benedetto, è dal Medioevo che le donne segnano il destino di questo paese. 

Ogni angolo della Puglia ha una storia da raccontare, ogni sito non è solo un monumento di inestimabile valore, ma una rappresentazione di idee e ideali, un arazzo intrecciato con la tecnica del numero 8, simbolo di come una piccola parte contribuisca al tutto. Sono sette grandi, l’ottavo è l’autorità morale, il Pontefice che parlerà al G7 di Intelligenza Artificiale. Papa Francesco si è richiamato al simbolismo del numero 8 nell’enciclica Laudato Si’, l’ottavo giorno (che segue i sette giorni della creazione), è il simbolo di un nuovo inizio. In un’epoca segnata da crisi e conflitti, il messaggio dell’ottavo giorno diventa un faro di speranza e azione. 

 

 

 

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