E’ il simbolo di una moda giovane e disinvolta, ribelle e anticonformista, comoda e di tendenze. Un ever green si direbbe che, però, alle spalle ha 150 anni di storia. E’ il Levi’s 501 il pantalone in denim che nato nel 1873 con un brevetto per rivetti in rame su pantaloni da lavoro, resta ancora oggi indiscusso capo d’abbigliamento capace di resistere a mode e sopravvivere nei guardaroba di generazioni diverse. Tutto inizia con il sarto Jacob Davis un successo immediato che lo spinge a presentare la sua “waist overall” rivettata al fornitore di tessuti Levi Strauss.
Il Levi’s 501 resta ancora oggi indiscusso capo d’abbigliamento capace di resistere a mode e sopravvivere nei guardaroba di generazioni diverse
Il resto è una storia ordita di intuizioni come l’aggiunta nei primi anni venti del novecento dei passanti per cintura (in risposta ai cambiamenti della moda maschile e alle richieste dei consumatori), fino alla declinazione del modello al femminile che arriverà ufficialmente solo negli anni Ottanta che se già negli anni trenta Vogue pubblicò un articolo che consigliava i 501 alle signore in vacanza nei dude ranch, nuovo trend dell’epoca. Ad indossare questo ‘cult’ del guardaroba internazionale non mancano celebrities e star Hollywood.
Nel 1939, John Wayne li veste risvoltati nel film Ombre Rosse e nel 1953 sarà Marlon Brando nella pellicola di Laslo Benedek “Il Selvaggio”. Ancora negli anni Sessanta, i 501 diventano sinonimo delle controculture, indossati dal pubblico di Woodstock, dagli esponenti del movimento dei diritti civili e nelle proteste per la guerra del Vietnam, nonché dagli esponenti delle subculture mods & rockers nel Regno Unito. Sono vestiti sul grande schermo e, come nel caso di Bob Dylan (album The Freewheelin), sulle cover dei dischi. Il successo internazionale arriva tra gli anni settanta e ottanta. Tutti li vogliono: dall’alta moda allo street style, artisti, Patti Smith, Andy Warhol, persino nei black markets dell’ex Unione Sovietica vanno a ruba e in Giappone diventano un feticcio.
C’è chi li indossa strappati – le rock stars Kate Bush e Kim Gordon – chi come Run D.M.C. e N.W.A li preferiscono ruvidi e scuri. Un capo democratico a cui non rinunciano magnati della tecnologia, Steve Jobs, e presidenti come Barak Obama. Proclamato “capo d’abbigliamento del XX secolo” dalla rivista Time nel 1999, il 501® continua anche nel XXI secolo il suo successo di icona globale senza rivali. Adesso per l’anniversario torna in due nuove versioni: 501 ’54 da uomo e 501 ’81 da donna.
4 agosto 2022
Dalle pellicole western ai divi del rock. Parla italiano il jeans, il pantalone che attraversa le generazioni
13 agosto 2024