La luce è quello che vede l’essere umano con i suoi occhi, la nostra percezione è singolare. Questa unicità della visione non è finita, risolta, chiusa. È aperta all’esperienza e dunque pronta a essere “interpretata”. La luce assume significati individuali, il colore ne plasma il carattere.
L’effetto candela nel film “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick, quel giallo decadente e magnifico diventa soggettivo e collettivo, canone per altri registi, il capolavoro di stile ottenuto grazie alla sola luce delle candele e all’utilizzo di un obiettivo costruito da Carl Zeiss per la Nasa e adattato da Kubrick per la sua cinepresa. Non basta “vedere”, bisogna “catturare” la luce. La magia del cinema è messa in scena. Come la vita.
Si chiude un anno segnato dalle guerre. La luce sinistra dei traccianti dei proiettili nel buio. C’è speranza per la pace? Dobbiamo credere in un’altra luce.
“Fiat Lux” è l’inizio dell’avventura umana, il racconto è un filamento luminoso che attraversa i millenni, la storia. Luce è la stella di Betlemme che guida i Magi a far visita al neonato Gesù.
“Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra”.
La luce è il nostro viaggio nel mondo, è messaggera. Leggete e illuminatevi, buone feste.
16 dicembre 2024
15 novembre 2024