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13 marzo 2025
di Alessio Boni

Turismo equestre, nasce l'osservatorio

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Dal turismo lento alle fattorie didattiche, dalla terapia assistita con animali alla formazione di operatori qualificati, dall’ospitalità all’equitazione sportiva e ricreativa. Il cavallo non è solo un mezzo per esplorare itinerari alternativi e meno battuti della penisola italiana, ma anche un importante alleato per la valorizzazione del territorio rurale, la tutela delle tradizioni locali e lo sviluppo di nuove economie.

Da questa consapevolezza nasce l’idea di costituire il primo Osservatorio Nazionale del Turismo con il Cavallo. Se ne è dibattuto a Firenze lo scorso 12 marzo presso il Dipartimento di Agricoltura dell’Università dell’ateneo cittadino durante un incontro tra istituzioni, università e operatori di settore. Un’iniziativa nata con l’obiettivo di raccogliere dati, analizzare criticità e sviluppare nuove opportunità per un comparto in crescita, ma ancora poco strutturato a livello normativo ed economico. Uno degli aspetti centrali emersi nel dibattito è la necessità di ripensare la distribuzione dei flussi turistici.

Tra i partecipanti il presidente di Simtur, Federico Massimo Ceschin, ha infatti evidenziato come il 2% del territorio italiano assorba la quasi totalità dei flussi turistici, con un incremento annuo del 10%. Un sovraffollamento che minaccia l'equilibrio delle destinazioni più visitate, e rende difficile garantire un’accoglienza adeguata ai visitatori. Al tempo stesso, l’Italia si trova di fronte a un calo demografico significativo, con la prospettiva di perdere 5 milioni di abitanti nei prossimi anni tra emigrazione giovanile e invecchiamento della popolazione.

"Dobbiamo ripensare il turismo come strumento di riequilibrio territoriale e sviluppo sostenibile. Il cavallo può essere il mezzo ideale per esplorare e valorizzare le aree interne, oggi escluse dai grandi circuiti turistici", ha sottolineato Ceschin. Gianluca Bambi, della Scuola Agraria di Firenze, ha evidenziato le difficoltà legislative che ostacolano la creazione di strutture dedicate all’ippoturismo. "È necessario semplificare la normativa – ha detto Bambi - e rendere più accessibile l'apertura di nuove strutture equituristiche".

 Tra gli obiettivi dell’Osservatorio c’è anche la creazione di una rete tra istituzioni, operatori e stakeholder per coordinare iniziative e strategie di sviluppo e l’Osservatorio supporterà anche progetti territoriali di successo come quello di Capannori, presentato da Andrea Ricci, che ha sviluppato un circuito ad hoc basandosi sulla rete di itinerari ed ippovie connesse alla Via Francigena e ad altri percorsi storici presenti nell’area. Questo modello sta ispirando altri comuni, tra cui Monteriggioni e Radicondoli, che stanno lavorando a proprie reti di itinerari equestri.

Maurizio Rosellini, presidente di Final Furlong, ha sottolineato inoltre come le dimensioni del mercato globale del turismo equestre sono state stimate a 1,32 miliardi di USD nel 2023 e si prevede che raggiungeranno i 2,51 miliardi di USD entro il 2030, con una crescita del 10,1% ogni anno: una crescita notevole, guidata dal crescente interesse dei consumatori per esperienze di viaggio uniche e coinvolgenti.  

È inoltre opportuno osservare che tale stima comprende unicamente i viaggi e le attività ricreative legate all'equitazione – ovvero il movimento di persone che prendano parte a vacanze, tour o escursioni a cavallo, da soli o come parte di pacchetti offerti da agenzie di viaggio specializzate – con esclusione delle attività sportive che presentano un ulteriore fatturato da considerare separatamente, come anche l’indotto e l’indiretto in termini di accoglienza, riparo, ospitalità e servizi.

Tali indicatori rendono quindi fondamentale una strategia condivisa tra i vari operatori dei comparti del cavallo e del turismo per valorizzare e sostenere questa prospettiva. Rosellini è coordinatore di Horse Green Experience – Giubileo 2025, un grande raduno equestre che percorrerà le principali vie di pellegrinaggio europee presenti in Italia - la Romea Germanica, la Romea Strata e la Via Francigena - per concludersi il 14 maggio a Roma, in piazza San Pietro.

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