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9 ottobre 2024

"Oltre il tempo", l'arte di Mariani

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"Carlo Maria Mariani. Arte oltre il tempo" è il titolo della mostra dall'otto ottobre al 1 dicembre 2024 in programma a Palazzo Pitti a Firenze. L'esposizione è composta da sedici opere del pittore italiano, considerato un maestro a livello internazionale, scomparso nel 2021 all'età di 90 anni a New York, ed è curata da Clayton Calvert, direttore esecutivo della The Carlo Maria Mariani and Carol Lane Mariani Foundation di New York e dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. La mostra abbraccia un arco temporale di oltre 50 anni della produzione dell'artista dal 1968 al 2019 e raccoglie contributi dalla Fondazione che porta il suo nome, dal MART di Trento e Rovereto, dalla Collezione Galleria d'Arte Moderna Achille Forti di Verona, dal Museo del Novecento di Milano e dalla Collezione Antonio Martino di Roma. 

“E’ una mostra che nasce nel segno della continuità della Storia dell’Arte e della bella e intelligente Pittura, che si relaziona con i capolavori del passato presenti a Palazzo Pitti, instaurando un dialogo potente nel segno dell’immortalità e soprattutto dell’eterna contemporaneità della sublime pittura senza età, ed esteticamente e filologicamente intellettuale – è il commento di Clayton Calvert a proposito di "Arte oltre il tempo" - Quindi Palazzo Pitti e Firenze rappresentano per Carlo Maria Mariani la sua ideale Costellazione del Leone, dove ricongiungersi medianicamente ai Maestri che lo hanno accompagnato per tutta la vita, da Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Caravaggio, Gentileschi... al suo amato neo classicismo con Canova, Mengs e Kauffmann”.

 “È integro e implacabile, posizionandosi tra Canova e Winkelmann, il ritorno in Carlo Maria Mariani, il nostos: non è più un ritorno all'ordine, è la ricomposizione di un mondo perduto, una anastilosi nella pittura – afferma Sgarbi -. Mariani va oltre David e non concede nulla al presente. Il suo neoclassicismo è ricostruito alla luce del Surrealismo, in una continua proiezione del sogno [...]. Il suo neoclassicismo non è ideologico, è sentimentale, è l’Italia veduta da un viaggiatore che viene da lontano, nel suo caso che si allontana per rivederla”.

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