E’ un’opera in edizione numerata e limitata (solo 99 pezzi), un trittico ricamato su lino tinto in capo composto da tre elementi di 45x45 centimetri, quella che il giovane artista Andrea Crespi ha realizzato per Fazzini, l’azienda fondata nel 1976 a Cardano al Campo, nel cuore del distretto tessile della Lombardia, che produce tessili made in Italy. Un progetto artistico che si inserisce nella collezione di multipli tessili d’autore avviata sin dalle sue origini con l’intento di tradurre l’esperienza produttiva in contenuti culturali e che al suo interno comprende i lavori di alcuni grandi maestri italiani, tra cui Giò Pomodoro, Bruno Munari, Luigi Veronesi.
Recentemente rilanciato da Paolo Fazzini, con il desiderio di valorizzarne il prezioso patrimonio, il progetto ha visto l’anno scorso il coinvolgimento di Vittore Frattini che, avendo lavorato con Veronesi, ha definito un virtuoso collegamento filologico con il passato e oggi esplora nuovi significati artistici con l’opera di Andrea Crespi. “Veneri Italiche è un trittico che, superando la dimensione spazio temporale, incarna l’essenza Dell’italianità: l’opera reinterpreta la Venere Italica di Canova sottoponendola ai codici estetici contemporanei, per dimostrare come sia possibile omaggiare la storia e le radici culturali del Paese senza rinunciare alla rilevanza artistica dei nostri tempi. Veneri Italiche è un vero e proprio inno visivo all’italianità, che restituisce con straordinaria sensibilità un messaggio di speranza, fede e amore, e richiama nei colori scelti per la composizione la bandiera, apportando così ulteriore profondità e significato alla raffigurazione complessiva”, ha commentato Andrea Crespi.
Veneri Italiche è un trittico che, superando la dimensione spazio temporale, incarna l’essenza Dell’italianità: l’opera reinterpreta la Venere Italica di Canova sottoponendola ai codici estetici contemporanei, per dimostrare come sia possibile omaggiare la storia e le radici culturali del Paese senza rinunciare alla rilevanza artistica dei nostri tempi
Il trittico si sviluppa in tre elementi distinti per colore, che rievocano il verde, il bianco e il rosso del tricolore, su cui l’autore ha riportato attraverso la sua reinterpretazione dell’illusione ottica la sagoma dell’opera canoviana. Celata nella ripetizione di linee grafiche realizzate a ricamo, la figura emerge riportando alla mente un’immagine immediatamente riconoscibile. Ed è proprio nella sperimentazione di effetti illusori che Andrea Crespi indaga il linguaggio classico, inteso come espressione assoluta di bellezza e armonia: sottraendo dettagli e sfumature l’artista celebra la forza essenziale della linea e la sua capacità di ripristinare immediatamente l’iconicità del soggetto.
“Siamo molto orgogliosi di poter inserire nella collezione dei multipli tessili d’autore l’opera di Andrea Crespi, con cui condividiamo valori importanti. Ci accomuna, infatti, la territorialità perché l’artista è nato e vive a Gallarate, ma anche l’interesse per l’eccellenza dei contenuti culturali e produttivi italiani. Il progetto Veneri Italiche ci consente di continuare a decodificare i linguaggi espressivi contemporanei con lo stesso approccio sperimentale con cui cinquant’anni fa sono nate le nostre prime collaborazioni artistiche”, ha aggiunto Paolo Fazzini.
Arte e produttività si intrecciano nel progetto per rimarcare il valore delle contaminazioni, come chiave della creatività. Una commistione di competenze tenuta insieme da un filo, che da un lato rappresenta la materia prima della produzione tessile Fazzini e dall’altro richiama la ripetizione illusoria di segni con cui Andrea Crespi si è fatto apprezzare nell’ambito del mercato dell’arte e dei contesti museali, fra cui il Maga di Gallarate.
28 ottobre 2024
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