“Quando torno a casa
amo godermi i tanti dischi
raccolti in una vita. [...]
Io non leggo la musica,
ma ci sono interpretazioni
che mi emozionano più di altre:
anche nella musica ci vuole
una piccola dose
di follia per osare.
Ed è quella che accomuna
noi scultori ai musicisti”
Lo studio di Arnaldo Pomodoro a Milano, vive in via Vigevano, tra la Darsena dei Navigli accanto alla Fondazione. Proprio come lo scultore voleva è un luogo di contaminazione delle arti. Uno spazio vivo dove dallo scorso anno il cantautore, scoperto da Franco Battiato, Giovanni Caccamo porta avanti una nuova formula di appuntamenti che prende il nome di Orizzonte. Parole, immagini e musica per edificare il futuro. Un palinsesto di eventi culturali e musicali voluto dalla Fondazione che “lungi dall’essere una struttura statica e conservativa – amava ricordare Pomodoro – possa svolgere la funzione di un vero e proprio laboratorio inventivo quasi sperimentale, rivolto così a costruire con gli artisti, i critici e il pubblico, un coinvolgimento profondo e globale”.
È nato così un calendario di appuntamenti che hanno l’obiettivo di sensibilizzare un pubblico trasversale alternando artisti e cantanti che si concedono in conversazioni intime dove, come in un salotto, ci si apre all’altro facendo emergere aspetti meno noti della propria vita personale e professionale con aneddoti e curiosità. Il tutto suggellato da alcune piccole performance live.
“Sono orgoglioso e felice di portare avanti questo prezioso incarico ricevuto dal Maestro Arnaldo Pomodoro e dalla sua Fondazione, con cui condivido valori e visioni – spiega Caccamo. Negli ultimi anni con il progetto ‘Parola ai giovani’ per la redazione del ‘Manifesto del cambiamento’ ho avuto occasione di entrare in contatto con migliaia di giovani, percepire la loro visione di futuro, il loro Orizzonte. Il dialogo con i maestri, con gli artisti, è motore salvifico di qualsiasi cambiamento per la costruzione di un nuovo futuro possibile. Ricordo con affetto una frase del Maestro Pomodoro pronunciata durante il nostro primo incontro dopo un mio cenno di commozione nell’ascoltare l’entusiasmo e la grandezza delle sue storie e il suo amore per la vita; percependo le mie lacrime Arnaldo mi disse: ‘non c’è tempo per la pioggia, voi giovani dovete accartocciare con coraggio questo cielo nero che ci circonda e riportare il sereno’”.
Si parte quindi il 14 marzo con Ornella Vanoni, legata al Maestro Arnaldo Pomodoro da una lunga amicizia che nel 1987 in occasione della tour “O” fu proprio l’artista a immaginare l’impianto scenico. E si prosegue con il pianista Alessio Nelli, atteso nel calendario di Orizzonte alla Fondazione il 18 maggio, nell’ambito di Piano City, in occasione del finissage della mostra Open Studio #2. La negazione della forma. Arnaldo Pomodoro tra minimalismo e controcultura. Ancora il 23 maggio ci sarà un’icona della musica come Patty Pravo mentre a chiudere, inaugurando l’estate, il 20 giugno arriva Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari.
8 luglio 2024
30 aprile 2024